giovedì 26 novembre 2009

Il comune aumenta gli oneri

La crisi dell'edilizia. La recessione dimezza le entrate per i costi di costruzione nel bilancio di palazzo Trissino. Cantieri, il 2009 è l’anno nero. E il Comune aumenta gli oneri. La stangata scatta dall’1 dicembre: i costi salgono del 54 per cento. «Le tabelle per l’urbanizzazione non venivano ritoccate dal 1985».

Da Il Giornale di Vicenza del 26 novembre 2009, pagina 15

Meno cantieri, meno oneri di urbanizzazione, meno entrate nel bilancio comunale. È uno dei tanti circoli viziosi innescati dalla recessione economica. Se mai fosse servita l’accensione di una nuova spia per ricordare che anche l’edilizia è sprofondata nelle sabbie mobili della crisi, il campanello d’allarme squilla nelle pieghe dei conti di palazzo Trissino, dove nel 2008 erano stati incamerati 3,2 milioni di euro dagli oneri di urbanizzazione, mentre nei primi undici mesi del 2009 a stento è stata agguantata quota 1,4 milioni di euro, segnando un rosso di 600 mila euro rispetto alla previsione di racimolare 2 milioni.

L’AUMENTO. I numeri vengono snocciolati al termine di una riunione di giunta che ha autorizzato il ritocco delle tabelle applicate agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. La proposta è stata presentata dall’assessore all’Edilizia privata Pierangelo Cangini, che parla di «provvedimento doveroso nel rispetto della legge». Gli oneri applicati a Vicenza, infatti, non venivano modificati dal 1985, vale a dire da quando la Regione Veneto aveva introdotto le tabelle sui costi di costruzione: una vita fa, senza che da allora quei numeri venissero anche soltanto aggiornati in base agli indici Istat sul costo della vita.

DAL 1° DICEMBRE.
Il provvedimento della giunta Variati prende forma proprio alla vigilia del voto sul Pat, che dovrebbe generare un volano virtuoso per l’edilizia cittadina, sbloccando un cachet di piani urbanistici che attendono da tempo di vedere la luce. Parallelamente, l’effetto della stangata sarà temperato dalle previsioni del “Piano casa” regionale, che introduce numerose agevolazioni fiscali, con sconti sui costi di costruzione. «Dal primo dicembre - annuncia l’assessore Cangini - scatta l’aggiornamento delle somme dovute al Comune che, malgrado l’obbligo di legge, non venivano toccate dal 1985, nemmeno per quanto riguarda l’adeguamento Istat».

LA STANGATA. Se il Comune avesse agito con la mannaia, applicando l’indice Istat dal 1985 a oggi, l’aumento sarebbe stato del 100 per cento: un raddoppio secco. La scelta della giunta, invece, si è ispirata a quanto deliberato da altre amministrazioni comunali. Anche Vicenza, quindi, si è basata sulla variazione dei prezzi al consumo registrati dall’Istat nel periodo compreso tra settembre 1992 e settembre 2009, pari al 54,07 per cento. L’aggiornamento interessa tutte le tabelle predisposte per l’urbanizzazione primaria e secondaria relativa a residenza, industria, artigianato, agricoltura, turismo, commercio e direzionale. «Gli aumenti - precisa Cangini - sono obbligati. In realtà, in particolare con il “Piano casa”, molti degli interventi edilizi risultano già esenti da oneri di urbanizzazione o hanno ottenuto notevoli riduzioni».

Gian Marco Mancassola

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