martedì 8 giugno 2010

Esposto di Equizi

AL COMANDO PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI VICENZA E AI RELATIVI DELEGATI ALLE ATTIVITÁ DI POLIZIA GIUDIZIARIA
FAX: 0444-324042

OGGETTO: CIS MONTEBELLO, ESPOSTO URGENTE

Io sottoscritta Franca Equizi, nata il 17-09-1958 a Vicenza e ivi residente in strada Lobia 205, invio ai VS. uffici il presente esposto per segnalare quanto segue.

Da una decina d'anni e più è in corso l'iter amministrativo per realizzare nel comune di Montebello Vicentino un centro intermodale logistico il quale ha lo scopo, tra gli altri, di favorire l'interscambio delle merci tra container ferroviari e autotrasporto su gomma. La compagnia che si prefigge tale obiettivo è la Cis spa, una società berica a prevalente capitale pubblico tra gli azionisti della quale figurano la provincia di Vicenza, il comune di Vicenza, la Camera di Commercio di Vicenza, la società autostradale Brescia Padova, la Banca Popolare di Vicenza assieme ad altri. Originariamente, a quanto mi risulta (si veda Il Giornale di Vicenza del 12 ottobre 2003 in pagina 11), l'ipotesi progettuale della struttura prevedeva la realizzazione della stessa su di un comparto di piano pari a 500.000 metri quadri (circa metà in possesso di Cis spa, l'altra metà circa in possesso di soggetti privati). Sempre in origine, a quanto mi risulta, l'accordo tra gli enti era quello di non procedere con alcun altro tipo di edificazione qualora il centro merci non fosse stato realizzato.

Riporto di seguito alcuni fatti, menzionati pure sulla stampa locale, in merito alla cosiddetta vicenda Cis-Montebello; fatti la cui lettura rimane abbastanza oscura:

1. la lunghezza dell'iter amministrativo, cominciato nel 1998;

2. la vicenda in ragione della quale, a quanto mi risulta, diversi anni fa (quanto meno prima del 2003, vedasi Il Giornale di Vicenza del 12 ottobre 2003; pagina 11) la famiglia Rizzi ha acquistato i terreni dagli agricoltori della zona all'approssimarsi della decisione di Cis spa di volere realizzare l'interporto nell'area prefigurata;

3. la pervicace volontà da parte degli enti locali coinvolti nella querelle di non mutare gli strumenti urbanistici di competenza in modo da rendere possibile l'esproprio delle aree prese in considerazione dai progetti di massima redatti da Cis spa;

4. la trattativa, che ha avuto risalto sulla stampa, per la cessione dei circa 250.000 metri quadri di terreni di parte privata dalla famiglia Rizzi alla famiglia del senatore Alberto Filippi (per il tramite, a quanto mi risulta, di una delle azienda di famiglia, la A99; per questa ultima fattispecie si veda Vicenza Più numero 180 del del giorno 30 gennaio 2010, pagina 3);

5. la volontà, come riferito peraltro dal consigliere regionale Pietrangelo Pettenò in una interrogazione depositata il 28 maggio 2010, dei comuni di Montebello e limitrofi ad aprire la strada, mediante lo strumento urbanistico del Pati, ad un utilizzo anche commerciale (con conseguente valorizzazione fondiaria) dei terreni, anche privati, interessati al progetto Cis (http://www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=6535);

6. la volontà con la quale la provincia ha da parte sua, in sede di Ptcp, aperto la strada alla possibilità di insediare superfici anche commerciali nelle aree previste per il Cis;

7. la circostanza rispetto alla quale Cis spa, come riportato dai media, ha deciso di acconsentire ad uno scambio alla pari, tra il comparto di sua
proprietà, dislocato nei terreni di valore vicini alla statale 11 e quelli della famiglia Filippi, dislocati in area di minor pregio perché a ridosso
della ferrovia (si veda Il Giornale di Vicenza del 5 giugno 2009 a pagina 13; interrogazione dei consiglieri comunali di Vicenza Maurizio Franzina e Giovanni Rolando);

8. la circostanza (che a parer mio desta molta perplessità) in ragione della quale il comune di Vicenza nella persona del sindaco pro-tempore, socio di Cis, non abbia mai criticato in questi anni (indipendentemente dal colore politico di giunta e maggioranza) le scelte del management di Cis spa e della provincia, tutte tese, secondo me, ad avallare una solare speculazione edilizia;

9. la sospetta “combine” tra giunta provinciale e comunale denunciata da personalità politiche vicentine di primo piano (http://www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=6465); il silenzio sospetto della giunta del comune di Vicenza sul caso Cis. Tale silenzio del sindaco berico Achille Variati potrebbe essere interpretato come una sorta di ricompensa da parte della provincia la quale infatti ha recentemente autorizzato la possibilità di realizzare un maxi insediamento commerciale in zona Vicenza Est; tale ipotesi di piano è propugnata da Vicenza Futura spa (che fa riferimento in primis ai gruppi Maltauro e Unicomm) ed è già delineata, con la benedizione della giunta municipale, nel nuovo strumento urbanistico del comune di Vicenza, il Pat.

Rispetto ai nove punti citati sopra appare evidente che la ratio di una parte della operazione possa essere la volontà di creare un grandissimo plusvalore per il possessore della parte privata del comparto Cis. Tale prospettiva è suffragata dai rilievi alla operazione mossi dal parlamentare europeo Sergio Berlato (http://www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=6324) nonché dalle liason poco chiare tra la società Arco (incaricata di portare avanti l'ipotesi del polo logistico in tandem con Cis spa) e l'imprenditore Rino Mario Gambari (l'analisi è riportata su Vicenza Più del 30 gennaio 2010:
http://www.vicenzapiu.com/?a=inchiesta&o=3030).

Proprio Gambari figura tra gli azionisti di peso della società autostradale "Serenissima". Il Corriere del Veneto del 5 maggio 2010 (http://www.vicenzapiu.com/?a=inchiesta&o=3030) ipotizza uno scenario in cui il presidente di Brescia Padova Attilio Scneck (presidente della provincia di Vicenza la quale è tra i primi soci di Cis spa) chiede l'aiuto di Gambari per avere la riconferma a presidente della compagnia che gestisce la A4.

È ragionevole quindi, alla luce dei fatti sopra esposti, ipotizzare anche un comportamento assai benevolo di Schneck verso una ipotesi di maxi centro commerciale al posto o al fianco del Cis, quando nel cda della Arco srl (si cita Vicenza Più) figura tal «Giovanni Gambari, 29nne rampollo... della famiglia di Rino Mario Gambari, il maggior socio privato della società autostradale Serenissima Brescia-Padova»? Non da ultimo va anche considerato che la magistratura contabile (lo riferisce Il Giornale di Vicenza del 19 aprile 2009 a pagina 17) ha aperto un fascicolo in relazione allo stato dei bilanci di Cis spa.

E ancora, è stupefacente la previsione di Carlo Rizzotto; l'ex coordinatore provinciale dell'Idv di Vicenza infatti già il 16 aprile 2009 sul blog LaSberla.net aveva anticipato “l'inciucio”: «... Poiché una eventuale autorizzazione al centro acquisti passerebbe anche per il voto della provincia, non vorrei mai che il silenzio della giunta Variati sulle vergogne del caso Cis, sia semplicemente merce di scambio per ottenere da palazzo Nievo, magari in sede di discussione del nuovo piano territoriale provinciale, il Ptcp, un ok proprio al centro acquisti di Vicenza Est. Sarebbe uno scandalo
(http://www.lasberla.net/2009/04/cis-pressing-dellidv-su-variati/;
http://supporto01.blogspot.com/2010/05/attilio-e-achille-inciucio-mille.html, Nde)».

In ragione di quanto segnalato chiedo ai VS. uffici di valutare ogni eventuale profilo di illiceità (inclusi gli aspetti penali) rispetto alle circostanze da me descritte. Chiedo inoltre ai VS. uffici di prendere in considerazione l'ipotesi di acquisire i tabulati del traffico telefonico tra le utenze de:

-a- l'attuale presidente della provincia e le società riferibili alla famiglia di Alberto Filippi
-b- l'attuale sindaco di Vicenza e il presidente della provincia
-c- l'attuale sindaco e le società riferibili alla famiglia di Alberto Filippi
-d- l'attuale (nonché il precedente) sindaco di Montebello e le società riferibili alla famiglia di Alberto Filippi
-e- l'attuale presidente di Cis spa e le società riferibili alla famiglia di Alberto Filippi
-f- il delegato o i delegati a seguire gli interessi della famiglia Rizzi e le società riferibili alla famiglia di Alberto Filippi
-g- l'attuale presidente della provincia e elementi di spicco del Gruppo Maltauro
-h- l'attuale sindaco di Vicenza e elementi di spicco del Gruppo Maltauro

Si chiede inoltre di valutare la possibilità di vagliare con attenzione (tramite le opportune procedure) gli effettivi costi sostenuti da Cis spa per acquisire i terreni di sua pertinenza prima che questi fossero permutati con quelli di pertinenza della famiglia Filippi. Si chiede inoltre di vagliare anche il costo reale di acquisto dei terreni afferenti l'area Cis avendo cura di stabilire il prezzo preciso al metro quadro (nonché la somma globale) con cui la famiglia Rizzi avrebbe venduto i suoi lotti alla A99 della famiglia Filippi. Si chiede anche di esperire analogo controllo nella compravendita posta in essere tra i vecchi proprietari terrieri e la famiglia Rizzi. In ultimo si chiede di valutare l’opportunità di verificare l'esistenza di trasferimenti bancari, affini od assimilabili, tra i soggetti indicati dal punto "a" al punto "h".

Si segnalano qui di seguito alcuni link sul web che contengono materiale informativo a supporto di quanto descritto sino ad ora:

http://www.lasberla.net/wp-content/uploads/2010/05/erle-gdv1.pdf
http://www.lasberla.net/wp-content/uploads/2009/04/cis.pdf
http://www.lasberla.net/2009/04/cis1-equizi-%C2%ABinterporto-zanchetta-si-dimetta%C2%BB/
http://www.lasberla.net/2009/09/%C2%ABe-stata-una-scelta-antieconomica%C2%BB/
http://www.lasberla.net/wp-content/uploads/2009/04/ascom.pdf
http://www.lasberla.net/2009/04/cis-pressing-dellidv-su-variati/
http://supporto01.blogspot.com/2010/05/attilio-e-achille-inciucio-mille.html

Si rammenta tra l'altro che avendo io ricoperto fino al 2008 (e per due consiliature) la carica di consigliere comunale la mia azione politico-ispettiva è stata esercitata anche nei confronti della cosiddetta vicenda Cis-Montebello. Pertanto (nonché in forza di quanto evidenziato finora) sono disponibile a riferire ai VS. uffici quanto riteniate opportuno, se e quando riterrete opportuno.

Per tale eventualità sono rintracciabile al numero 338-4644442.

In fede Franca Equizi; data 07 giugno 2010

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