martedì 18 luglio 2017

Alberto Peruffo Vs Miteni e Regione Veneto

Nel mentre i cittadini vengono travolti da botte e risposte (v. postilla in calce) e da notizie poco rassicuranti (v. le news sul via libera all'impianto di cogenerazione concesso dalla Regione Veneto alla MITENI, fino agli strani rapporti di parentela tra il gruppo proprietario dell'industria della Valle dell'Agno e la belga Solvay) rimane da capire che cosa oggi stia bollendo davvero nel pentolone PFAS. Dalle parti di Confindustria Vicenza si parla sempre più incessantemente di un incontro riservatissimo a cui dovrebbero partecipare in settimana i vertici provinciali dei sindacati confederali, con i vertici aziendali della MITENI e i rappresentanti della stessa Confindustria berica. Incontro riservatissimo per stabilire esattamente che cosa visto che stando ai quotidiani regionali l'amministratore Antonio Nardone si è schierato in modo molto duro contro i lavoratori e i sindacati stessi?

L'altra questione importante riguarda poi il comportamento della Magistratura. Ipotesi di reato così pesanti quali quelle messe sul tappeto dai Carabinieri del Noe dovrebbero indirizzare l'autorità giudiziaria verso un sequestro cautelare del quale non si ha alcun sentore: cosa davvero incomprensibile.

PS a margine: tutti quanti abbiamo letto la risposta di Bottacin alla Conferenza PD. Lo scrivo per esperienza e perché fa parte del mio lavoro: quando un'istituzione in un comunicato stampa ufficiale esordisce con le parole di un filosofo (Schopenhauer) dimostra la perdita di autorità della stessa istituzione. Essa non sa più trovare le parole e chiede aiuto a un autore autorevole, le cui parole spesso sono usate per rimescolare il polverone di ciò che non si sa dire. E' un fatto più unico che raro trovare questa procedura in un comunicato stampa ufficiale istituzionale, il quale dovrebbe essere semplicemente una scrittura di fatto, non una scrittura di buone intenzioni aperto da un proclama filosofico. Tutto ciò conferma quanto scritto nel post precedente: «La perdita di autorità da parte dei dirigenti della Regione dopo il BUR [sul cogeneratore, n.d.r.] dell'altro ieri è stata siglata a chiare lettere». Ora il nuovo CS della Regione conferma questo mio pensiero. E offre indizi. Peggio di Bottacin in fatto di comunicazione e autorità ha fatto solo l'Ufficio Stampa di Nardone quando ha indetto la oramai celebre - per pochezza - Lectio Magistralis con un Dottor Nessuno per tentare di riversare contenuti autorevoli sul teatrino quotidiano della bontà della sua azienda.

Tutto ciò non sono indizi da poco. Ci mostrano il profilo intellettuale delle parti in campo. La loro grande o scarsa intelligenza. Anche nel prendere in giro le persone. Non tutte però si lasciano incantare dalle arguzie e dalle arroganze di presunte filosofie o citazioni mirabolanti. Qualcuno conosce Schopenhauer meglio di questi signori, usurpatori del bene comune anche quando attingono al pensiero di un povero grande filosofo che si rivolterebbe nella tomba se sapesse che le sue parole sono state scritte in un comunicato stampa "ufficiale" di una Regione che si prepara a promulgare un'autonomia identitaria fondata sulla veneticità dei cosiddetti veneti (magnifico argomento! direbbe Schopenhauer) e non sulla libera autonomia di pensiero e di azione di cittadinanze che non vogliono più essere schiave di Stati e di plutocrazie territoriali come la stessa Regione Veneto con i suoi feudatari confederati ha dimostrato di essere. Sono o non sono veneti confederati fino al midollo delle ossa Zonin, Galan, Chisso, Marzotto e compagnia bella? Con quali signori si incontrano i sindacati e perché?

Quali di questi ultimi - delle sigle sindacali confederali - sono succubi di questo sistema "confederato" tenuto in piedi per troppi anni in questa Regione? La RIMAR - 40 anni di storia - non vi dice niente? E' davvero possibile un cambio di passo nel mondo del lavoro dopo tutto questo polverone? Non aggiungo altro e chiudo con le terribili parole di Schopenhauer che credo il filosofo tedesco pronuncerebbe contro Bottacin per aver abusato del suo pensiero: «Noi siamo un’armata di fantasmi che assediamo l’inaccessibile». Questo saremo noi - attivisti - di fronte alla MITENI e al Palazzo della Ragione. Ops, della Regione.

Alberto Peruffo

fonte:
pagina Facebook Acqua bene comune libera dai Pfas, pubblicato il 18 luglio 2017 alle 10,43
url sorgente:
https://www.facebook.com/groups/437427346291025/permalink/1634932123207202/
versione pdf:
https://drive.google.com/file/d/0B79_g8yAOzcBV2VEZ0dCeDUzSFk/view?usp=sharing

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